I sintomi e le malattie sono la metafora dei disagi dell’Anima, ma rivelano anche potenziali e risorse che chiedono di essere utilizzati. I disagi sociali e i conflitti collettivi sono anche una rappresentazione esterna di ciò che avviene dentro al piccolo “io” e nelle famiglie.
Dietro alla sofferenza esistenziale o a qualsiasi malattia c’è un conflitto, una frammentazione dell’essere. Rimettere i pezzi insieme, fonderli attraverso una nuova prospettiva di sé e del proprio destino, ci permette di far circolare nuovamente l’energia vitale che ci connette al Tutto.
Esistono molti percorsi verso l’integrazione. I simboli, la metafora, le immagini, i rituali fanno parte di un linguaggio antico che gioca un ruolo fondamentale nel processo di guarigione, inquanto trascende la mente, le sue definizioni e i suoi giudizi. Un linguaggio dimenticato ma parte integrante della nostra natura intuitiva e "selvaggia", i Rituali di Guarigione ci riportano alla Natura e a noi stessi poiché siamo Natura. Essi ci accompagnano nei passaggi esistenziali, ci forniscono una guida sicura e indicano comportamenti sani verso la Vita. Essi riflettono e creano i valori tanto di un individuo quanto di una cultura.
Unendo la saggezza del passato alla conoscenza moderna, i simboli, le metafore e i rituali inseriscono semi di guarigione nell’inconscio. Essi ci preparano a conoscere il nostro potere interiore e ci sostengono nei cambiamenti che, inevitabilmente, affronteremo nel corso dell’esistenza.
Vi offro alcuni percorsi che hanno dato ampia prova della loro efficacia, che hanno aiutato migliaia di persone a riappropriarsi del loro potere interiore, a sentirsi più connesse con gli altri, ad innescare straordinari processi di guarigione e di riconciliazione. I sogni, la comunicazione da cuore a cuore, il metodo Ccms o la via sciamanica, le persone che vi si sono rivolte hanno assunto la responsabilità di ciò che volevano vivere e lo hanno realizzato concretamente.
Una persona che intraprende un rituale di guarigione partecipa attivamente al processo, realizza volontariamente l’esperienza della connessione sia con se stessa che con gli altri, con la Natura, con il Trascendente.
Marie Noelle Urech