Fra circa 2 mesi assisteremo ad un evento planetario straordinario: la grande congiunzione Giove Saturno che avrà luogo il 21 dicembre, alle 10.30 (T.U), a 0° dell’Acquario, segno d’Aria. Questa congiunzione storicamente segna tempi di grande mutamento.
Per il momento Saturno e Giove si trovano ancora nel segno del Capricorno, accentuando il clima di restrizioni severe e di destrutturazione generale. La propagazione dell’epidemia in Europa è iniziata il 10 gennaio 2020 con la congiunzione Saturno-Plutone in Capricorno, accompagnata da una eclisse. La diffusione dell’epidemia nel mondo si è svolta sotto la congiunzione Giove-Plutone in Capricorno, da marzo a giugno. Giove fungendo da amplificatore, l’epidemia ha toccato USA, Brasile e India. Durante la breve pausa estiva, abbiamo sperato nella fine dell’epidemia, ma sin da metà settembre, l’ultima congiunzione di Saturno con Plutone ha riattivato una nuova morsa di restrizioni che culminerà il 13 novembre con un eventuale aumento dei positivi, a meno che si tratti di una epidemia di influenza oppure di una catastrofe climatica. Per fortuna, questo picco durerà poco perché fine novembre, Giove si congiungerà a Saturno ed entrambi si allontaneranno da Plutone, ovvero dall’archetipo shivaico del Distruttore, emblema della pulizia karmica che, dal 2008, ha iniziato la destrutturazione delle istituzioni e del modello neoliberista, del paradigma culturale sviluppatosi due secoli prima.
Le congiunzioni del ciclo Giove Saturno si producono ogni 20 anni e per circa 9/10 cicli, attivano lo stesso elemento (Terra, Acqua, Fuoco, Aria). È dal 1842 che il ciclo Giove-Saturno si ripete in segni di Terra, e le società che si sono costruite gli ultimi due secoli, si sono ancorate nella materialità della Terra. Dal 1842, abbiamo partecipato allo sfruttamento sfrenato della Terra, al suo inquinamento, alla sua distruzione insieme ai suoi figli (umani, animali, vegetali) per estrarne sempre più risorse ed energie. Il materialismo è diventato la religione dei popoli, l’avere e il fare hanno soppiantato l’essere, e le libertà che pensavamo di aver conquistato si sono rivelate ingannevoli. Da un altro canto, questa attivazione dell’elemento Terra ha portato benessere e tecnologie avanzate seppure a un prezzo molto elevato.
Ora ci troviamo sulla soglia imminente di un cambiamento planetario in cui siamo chiamati a sviluppare l’elemento Aria, presente in ognuno di noi e in ogni cosa: la valorizzazione della mente superiore, delle tecnologie avanzate, dell’intelligenza artificiale ma anche il risveglio delle coscienze collettive, l’autonomia e l’indipendenza, la curiosità, nuovi modi di comunicare e di spostarsi, l’apertura spirituale e l’attivismo saranno al cuore dei prossimi due secoli e sostituiranno completamente le logiche obsolete della politica e del potere che abbiamo finora conosciuto. Anche nuove ideologie sociali basati sulla fratellanza e la cooperazione faranno la loro comparsa. L’Aria è l’elemento che segue la Terra perché mette in movimento ciò che stagna ed è cristallizzato. I segni di Aria come i Gemelli, la Bilancia e l’Acquario simbolizzano l’esplorazione di nuove frontiere e il cambiamento delle coscienze.
L’Aria deve soffiare su dei luoghi che non sono stati ancora toccati e nello Yoga, il respiro permette di entrare lì dove c’è un blocco o una resistenza nel corpo. L’Aria corrisponde a cose invisibili, immateriali e si riferisce alle vibrazioni, alle onde, ai suoni alle radiazioni. L’aria è anche il vuoto meccanico-quantistico e quindi indica un’enorme sviluppo nel campo della Fisica e dell’astrofisica. La scienza uscirà dal materialismo per aprirsi alla coscienza e all’invisibile.
I Tempi Nuovi inizieranno sotto questa congiunzione, mentre ci avviciniamo a Natale e non posso non soffermarmi sulla straordinaria coincidenza con il solstizio d’inverno.
Il solstizio d’inverno è sempre stato considerato un portale energetico di grande importanza nelle tradizioni spirituali ed esoteriche. Non a caso il solstizio è stato associato alla natività di Gesù (Natale). Per quanto sia ignota la data precisa della nascita di Gesù, vari testi antichi parlano comunque di una straordinaria congiunzione Giove-Saturno nei Pesci, il 5 dicembre dell’anno 7 a.C, presagio della nascita eccezionale di un Re, e sarebbe stata questa congiunzione ad essere stata avvistata dai Re Magi. Ritroviamo di nuovo la firma stellare della congiunzione Giove-Saturno in Ariete nella nascita di Siddharta, in congiunzione al suo Sole. La congiunzione dei due pianeti nel segno dello Scorpione accompagna anche la nascita di Maometto. Che siano date precise o simboliche non importa.
Quello che voglio evidenziare è che la congiunzione Giove-Saturno annuncia eventi straordinari e tempi nuovi. Questo per dare speranza a tutti dopo tanti anni così difficili. Si tratta di processi lunghi e quindi non vedremo immediatamente gli effetti eclatanti di questo mutamento che dovrà ancorarsi nell’inconscio collettivo. Ma quello che è sicuro è le cose non saranno mai più le stesse e che abbiamo una straordinaria opportunità per lasciare andare un vecchio modo di pensare, i nostri attaccamenti materiali per accogliere tutto ciò che la Vita ci propone di vivere, con più saggezza e rispetto dell’umanità e del pianeta che abitiamo.